Una media di 25mila passeggeri in più al giorno, il 45% dei movimenti in più, con 500 voli in più sono le cifre che raccontano il nuovo scenario prospettato per l’aeroporto di Malpensa, quando il prossimo 27 luglio chiuderà Linate per tre mesi, per una particolare ristrutturazione, e tutto il suo traffico aereo sarà dirottato a Bergamo e all’aeroporto intercontinentale varesino.
Come si sta preparando Malpensa per le sue nuove grandezze? Come raccontato dalla direzione, è stata istituita da settimane una “squadra speciale”, anzi più squadre impegnate negli adeguamenti della struttura.
Diversi gli ambiti di intervento: i parcheggi, i check-in, gli spazi dedicati all’attesa degli imbarchi, gli spazi per i lavoratori della struttura, le aree fuori e dentro la stazione, le vie e i mezzi di collegamento, come la ferrovia e l’autostrada.
Il Terminal 1 è in corso di ampliamento con una trentina di nuovi banchi check-in, e sette nuovi gate nell’ala Sud. Il Terminal 2 avrà due nuovi gate ad accesso diretto; qui si prevede un minore afflusso di passeggeri.
Per favorire gli adattamenti di ogni settore sono stati aperti dei veri e propri cantieri, che al momento, come da fonti vicine all’aerostazione, sono in linea con le tempistiche previste. Una rivoluzione già in atto, che la momento non sta destando preoccupazione, i cui risultati si verificheranno alla fine di luglio, con l’aumento dell’utenza, di arrivi e partenze.