Pochissime parole in un comunicato diffuso da Giuliana Albera e Marina Caprotti, la vedova e la figlia di Bernardo Caprotti, il fondatore della nota azienda, quale risposta al mercato cinese: “L’Esselunga non è in vendita”.
Dalla direzione di Esselunga una sorta di smentita e di rassicurazione, allo stesso tempo, per i cinesi e per tutti, dopo alcune indicazioni che nei giorni scorsi parlavano di un’offerta fatta da un gruppo industriale cinese per acquisire il noto marchio italiano, con una proposta di acquisto monetizzata in sette miliardi e mezzo di euro.
Esselunga rimane italiana, perché non è in vendita.