Non soltanto il mondo politico è stato coinvolto dall’inchiesta che ha portato ieri in Lombardia all’arresto di 43 persone: misure cautelari di custodia sono state applicate anche ad alcuni dei vertici di ACCAM, la partecipata del consorzio dei Comuni dell’Alto Milanese, che ne gestisce lo smaltimento dei rifiuti attraverso l’inceneritore di Busto Arsizio.
Finiti ai domiciliari la presidente Laura Bordonaro e l’amministratore Alberto Bilardo.
Scrive l’on. Riccardo Olgiati, deputato per il M5S, legnanese e conoscitore delle vicende ACCAM: “Sono anni che il Movimento 5 Stelle lotta per la chiusura di questo inceneritore, sia con i gruppi locali, sia con i colleghi regionali, denunciando pubblicamente l’evidente mala gestione che ha determinato ingenti perdite e compromesso i bilanci societari.
Ancora non conosciamo i motivi che hanno determinato il PM a richiedere l’arresto dei due dirigenti di ACCAM, ma oggi possiamo dire con certezza che le nostre perplessità sulla gestione dell’impianto erano fondate e che i bilanci in rosso potrebbero essere soltanto la punta di un iceberg.
Confidiamo nella Magistratura e ci aspettiamo che faccia chiarezza ed approfondisca la gestione di ACCAM che da anni ci allerta”, si legge nella nota scritta da Olgiati insieme al collega on. Niccolò Invidia.