E’ successo nelle scorse ore: la Guardia di finanza di Varese, con gli uomini della Compagnia di Gallarate, ha oscurato una cinquantina di siti on line dedicati alle scommesse, non autorizzati.
L’indagine delle fiamme gialle ha portato anche ad accertare un’evasione fiscale pari a 350 milioni, relativa ai canoni delle concessioni mai pagati.
Le licenze per esercitare illecitamente l’attività, di cui erano in possesso i titolari dei siti, era stata ottenuta nei Caraibi, come anche la possibilità di acquisire il software per mettere i clienti nelle condizioni di giocare. Ma spesso senza riconoscere loro le vincite, come emerso dai controlli, contribuendo piuttosto ad alimentare la dolorosa catena della lupodatia.
Nel corso degli accertamenti, è stato chiarito che i siti oscurati riproducevano esattamente quelli autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, apparendo ai giocatori identici, e consentendo loro di scommettere sui principali eventi sportivi.