Con un’edizione speciale dovuta al periodo particolare che tutto il mondo sta vivendo, per il Covid-19, torna domenica 21 giugno la “Festa Internazionale della Musica” dedicata quest’anno al maestro Ezio Bosso, che fu testimonial dell’edizione 2018.
Più di 4mila artisti torneranno ad animare le trecento città italiane che hanno aderito all’iniziativa, osservando anche un minuto di silenzio per sottolineare le grosse difficoltà che i lavoratori del mondo dello spettacolo stanno attraversando.
L’edizione speciale 2020 prevede la presenza su tanti palchi dei lavoratori del settore della sanità, medici, infermieri, operatori, volontari, coloro che nei giorni più difficili hanno suonato e cantato negli ospedali, cercando un po’ di respiro durante i turni massacranti cui erano sottoposti, molti dei quali suonano anche per cause benefiche.
Testimonial dell’edizione 2020 sarà Paolo Fresu, che con la sua tromba animerà a ritmo di jazz la Valle dei templi di Agrigento. Una giornata come sottolinea lo stesso Fresu che mette al centro dell’attenzione i tantissimi lavoratori del settore spettacolo, che stanno vivendo una crisi senza precedenti.
Nata in Francia il 21 giugno1982, la “Fête de la Musique” promossa dal Ministero della Cultura invitava tutti i musicisti, professionisti e non, a suonare per le strade delle città.
Successivamente la manifestazione si è sviluppata in altre Nazioni Europee coinvolgendo Atene, Barcellona, Berlino, Budapest, Bruxelles, Lisbona, Liverpool, Losanna, Madrid, Milano, Napoli, Parigi, Praga, Roma. Di anno in anno la manifestazione è cresciuta con oltre trecento città italiane e bellissimi siti messi a disposizione dalle Amministrazioni comunali per ospitare la festa e le sue esibizioni.
Silvia Ramilli