Si è svolta questa mattina al di Brinzio, in provincia di Varese, a trentasette anni dalla sua scomparsa, una commemorazione del Generale di Brigata dei Carabinieri Enrico Rizziero Galvaligi, ucciso a Roma il 31 dicembre del 1980 per mano delle “Brigate Rosse”.
Come si legge i una nota, la cerimonia, da sempre di particolare valore simbolico per l’Arma dei Carabinieri, ha visto la partecipazione del Comandante Interregionale “Pastrengo”, Generale di Corpo D’Armata Riccardo Amato, che, insieme ad una folta rappresentanza dei Carabinieri del Comando Provinciale di Varese, ha reso omaggio alla figura del Generale Galvaligi, “altissimo esempio di eroismo e fedeltà alle Istituzioni, come testimoniano le gesta dell’Ufficiale, distintosi particolarmente durante l’occupazione nazista”.
Alla mattinata hanno partecipato, tra gli altri, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Varese, Col. Claudio Cappello, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Luino, Capitano Alessandro Volpini ed il Comandante della Stazione di Cuvio, Maresciallo Capo Roberto Notturno.
Sulla tomba del decorato, il Generale Amato ha deposto una composizione floreale.
Questa la motivazione con cui il Generale Galvaligi è stato insignito di Medaglia d’Oro al Valore Civile, alla memoria, il 14 maggio del 1982: “Addetto all’Ufficio di Coordinamento dei servizi di sicurezza degli Istituti di Previdenza e Pena, in un momento caratterizzato dal riacutizzarsi della violenza contro il l’intero sistema carcerario da parte della criminalità eversiva organizzata, perseverava, nonostante le ripetute minacce a lui rivolte, nella propria missione con assoluta dedizione e sprezzo del pericolo, in difesa delle istituzioni e nell’interesse della comunità. Nel corso di proditoria imboscata, tesa con estrema efferatezza da un gruppo di terroristi, veniva trucidato con numerosi colpi d’arma da fuoco, esplosigli da distanza ravvicinata, sublimando col supremo sacrificio una vita spesa al servizio della collettività”.