Un uomo di 31 anni è stato arrestato dalla polizia di Gallarate (Varese) per gravi maltrattamenti ai danni della madre settantenne disabile, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Busto Arsizio (Varese). Secondo le indagini della polizia, coordinate dal pm Rosaria Stagnaro, la donna, invalida al 75% e assistita dai servizi sociali per il suo stato di indigenza, ha subito gravi vessazioni e violenze per dodici anni. Il figlio che pratica anche arti marziali, da quanto si è appreso, avrebbe più volte aggredito la madre sotto effetto di droghe.
L’uomo, disoccupato, spesso cacciava la madre fuori di casa, obbligandola a dormire sulle panchine di un parco. E quando le consentiva di rientrare continuava a comportarsi da padrone assoluto, costringendola perfino a chiedere il permesso di usare i servizi igienici e spesso obbligandola ad utilizzare un secchio. E se lo urtava quando gli serviva un dolce a tavola, le infilava i calzini sporchi in bocca. “A lavorare ci vanno solo i cretini”, avrebbe inoltre più volte ripetuto l’uomo, obbligando la madre disabile a mantenerlo, per poi sfogare su di lei la sua rabbia quando non si riteneva soddisfatto dei suoi guadagni o dei piatti che cucinava per lui. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, la minacciava anche di morte, oppure la spaventava rompendo platealmente piatti, mobili, elettrodomestici ed altri oggetti e mettendo a soqquadro la casa.
Per la donna i rari attimi di respiro erano rappresentati dagli ingressi in comunità di recupero del figlio. I vicini, a conoscenza di quanto accadeva in casa della donna, erano talmente intimoriti dall’aggressività dell’uomo da non aver mai avuto il coraggio di denunciarlo. Incapace di sfuggire per oltre un decennio alle vessazioni del figlio, la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo dopo essere stata minacciata con un paio di forbici per un tiramisù che, a detta del 31enne, era “venuto male”.
FONTE (ANSA)