Occhi puntati sulle quotazioni del gas, che sono tornate a salire in Europa, dallo scoppio della guerra in Israele e l’aumento delle tensioni geopolitiche.
Nelle scorse ore, come da fonti vicine ai mercati, gli scambi sul mercato di Amsterdam, riferimento per l’Europa, avvengono a 52 euro al Megawatt/ora, in rialzo di oltre il 10% rispetto ai giorni scorsi, mentre nell’ultima settimana l’aumento è stato di circa il 40%.
Altri fattori concorrerebbero, tuttavia, all’aumento dei costi del gas: oltre alla chiusura di un impianto da parte di Israele nel Mediterraneo, per ragioni di sicurezza, in Australia sono stati annunciati nuovi scioperi, e al gasdotto tra Finlandia ed Estonia si sta ancora lavorando per riparare una falla.
Sul fronte degli stoccaggi, l’Europa è al sicuro e anche in Italia le quantità di gas sono sufficienti, come assicurato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, mentre è necessario prestare attenzione all’andamento dei prezzi.