In contrada Sant’Ambrogio a Legnano una lunga opera di restauro sta risvegliando l’anima di un monumento storico che ha attraversato secoli di storia.
La Chiesa di Sant’Ambrogio, risalente al XVI secolo, sta vivendo una seconda giovinezza grazie a un progetto di recupero artistico che coinvolge brillanti studenti del corso di laurea in Restauro dell’Accademia di Brera.
Dopo dieci anni di lavori meticolosi, ricerche approfondite e una dedizione incrollabile, l’ingresso della chiesa è ormai pronto, ma il percorso non finisce qui: il prossimo passo, più complesso e delicato, riguarderà l’abside, dove si trovano i decori più raffinati risalenti al ‘700.
Un’ulteriore sfida, che richiederà nuove risorse economiche e una visione lungimirante, con l’obiettivo di restituire a questa struttura secolare la sua interezza originaria.
Dal 2017, quando furono installati sistemi innovativi per combattere l’umidità, i restauratori hanno iniziato un processo che non si è mai fermato, nemmeno durante le difficoltà imposte dalla pandemia Covid.
Il restauro ha visto l’intervento di diverse realtà locali, tra cui Fondazione Gatta Trinchieri, Fondazione Ticino Olona e il Collegio dei Capitani e delle Contrade del Palio.
Ogni gesto, ogni pennellata, ogni scoperta ha rappresentato un ritorno al passato e un atto di amore per la cultura e l’identità di Legnano.
Grazie al contributo dell’insegnante Anna Lucchini e della sua assistente Federica Uboldi, e degli studenti dell’Accademia di Brera, il cantiere è diventato un laboratorio di esperimenti tecnici, scientifici e storici, dove il passato e il presente si sono incontrati per preservare una bellezza che rischiava di scomparire.
I giovani restauratori non hanno lavorato soltanto per riportare in vita gli affreschi cinquecenteschi del Lampugnani, ma hanno anche dato nuova luce ai decori che adornano l’ingresso della chiesa, un elemento che racconta la storia di Legnano e della sua comunità.
“Questo non è soltanto un patrimonio religioso, ma anche culturale e artistico”, il commento di mons. Cairati, prevosto di Legnano, pensiero che trova eco nel sindaco Lorenzo Radice, che ha sottolineato l’importanza di questo restauro per la valorizzazione futura della zona, con allo studio progetti di riqualificazione urbana.
Entro il 2026 sarà completato il restauro del portale cinquecentesco.