Il mondo politico e quello culturale stanno discutendo in questi giorni che precedono l’avvio del Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana, a proposito del possibile intervento del presidente ucraino Zelensky, con un video messaggio nel corso della serata finale, sabato 11 febbraio.
In tanti si dicono favorevoli al video, purchè Zelensky si attenga al contesto dell’evento musicale (anche se non si capisce come possa farlo). Altri ritengono che sia un errore abbinare un evento musicale con un messaggio del presidente di un Paese in guerra, già sostenuto anche dall’Italia.
Un gesto di attenzione e di solidarietà, da parte della kermesse sanremese, verso la popolazione ucraina sotto le bombe russe, o un momento inopportuno?
Numerosi intellettuali in queste settimane si sono già mobilitati per protestare a Sanremo, l’11 febbraio, in strada, avendo già sottoscritto un manifesto non a favore della partecipazione video del capo di Stato ucraino.