I volantini sono affissi negli androni dei palazzi, ma il contenuto è del tutto falso: i primi messaggi sono arrivati lunedì 17 aprile, tramite WhatsApp o Facebook. Diverse persone, in diversi punti della città di Rho, nel Milanese, hanno ricevuto la segnalazione sul loro telefonino, da vicini di casa o nelle chat di gruppi cui appartengono, un avviso che si dice affisso sui portoni per anticipare la richiesta di accesso agli appartamenti per fantomatici controlli sulla residenza delle persone, firmato dal Ministero dell’Interno.
Niente di più pericolosamente fasullo.
Come si legge in una nota diffusa dal Comune di Rho, si tratta di una truffa, che potrebbe spingere persone malintenzionate a farsi aprire la porta di casa per poi mettere a segno furti o raggiri. Il cartello utilizza lo stile del Ministero dell’Interno a livello grafico. E riporta questa frase: “Ai sensi dell’articolo 650 del codice penale si invitano gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti per rientrare nel loro domicilio di residenza. Le autorità svolgeranno dei controlli nei condomini e nelle abitazioni private”. Chi non fosse in regola subirebbe una “ammenda fino a 206 euro, l’arresto fino a mesi, la reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi”.
Le segnalazioni sono partite dalla capitale, ma anche da Napoli e Bari. Tutto è falso, l’unica verità è la volontà di introdursi nelle case delle persone, soprattutto anziane, circuendole con questa storia dei controlli sulla residenza.
“È falso. Sono ladri, la fonte è sicura” Avvisiamo più persone e condividiamo”, evidenzia chi fa girare il messaggio. Il Comune di Rho esorta chi notasse simili volantini in città a segnalarne la presenza alle Forze dell’ordine.