Villa Arconati, nel Parco delle Groane a Castellazzo di Bollate, da ieri domenica 27 settembre ha aperto le sue porte ad un nuovo e più ricco percorso di visite guidate.
Dopo la straordinaria riapertura del giardino con il restauro della fontana del Teatro di Diana, un nuovo percorso della durata di un’ora circa, con la visita di due delle sale del piano nobile, accoglie gli ospiti del prestigioso sito simbolo del “barocchetto” lombardo.
I visitatori pssono quindi accedere alle stanze dove pulsava la vita di questa piccola corte come la bellissima Sala di Fetonte, caratterizzata da uno spettacolare affresco settecentesco ad opera dei Fratelli Galliari, scenografi della Scala di Milano, in cui si narra sia racchiuso un passaggio segreto dei padroni di casa all’accoglienza degli ospiti, quindi la Sala da Ballo, massima espressione a Villa Arconati del barocchetto lombardo.
Sono inoltre riaperte al Pubblico la Sala Rosa, la camera da letto da parata della Villa e la Sala della Caccia, contenente dodici tele del 1700 dipinte da Angelo Maria Crivelli, detto il Crivellone.
Durante il percorso sono visitabili anche due mostre allestite al piano nobile: “Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci” con alcune tra le più enigmatiche e rappresentative pagine del codice, che tornano alla Villa dopo quasi 400 anni, e “I volti dell’arte”, una storia di ritratti, la rappresentazione del volto umano che da sempre affascina pittori, scultori e artisti a sperimentare e creare.
Il tour termina successivamente nel giardino dove si possono ammirare i giochi d’acqua restaurati del Teatro di Diana, della Fontana del Delfino e del Teatro di Andromeda oltre al parterre in cui il disegno settecentesco realizzato con ghiaia colorata, dopo due secoli, restituisce ancora al giardino “alla francese” il suo aspetto originale.
Per informazioni e prenotazioni: https://www.villaarconati-far.it/
Silvia Ramilli