domenica, 11 Giugno 2023

Variante Delta Covid: anche l’Italia avvia una stretta sui controlli per scongiurarne la diffusione

(Foto da RAI 1)

Più controlli e più tracciamento anche nelle regioni italiane, rispetto ai casi di contagio determinati dalla cosiddetta “variante Delta” del Covid-19. Lo ha deciso l’Istituto Superiore di Sanità, in attesa dei dati di una recente indagine, condotta a livello nazionale, per conoscere l’attuale entità di diffusione della variante.

Inutile, e dannoso, non avviare azioni mirate: il Comitato Tecnico Scientifico e il Ministero della Salute hanno deciso, nelle scorse ore, di aumentare i monitoraggi e i tamponi, ed iniziare un più specifico controlli sui nuovi focolai, proprio come stanno scegliendo di fare anche altri governi europei, certi che sia necessario un approccio coordinato alla variante, per scongiurarne la diffusione nell’Unione.

Nel concreto, il Ministero della Salute ha già chiesto alle Regioni di potenziare il sequenziamento ed il contact-tracing, in particolare dopo il rilevamento di focolai da variante Delta in ben quattro ospedali finlandesi, che registrano un centinaio di casi e, tra questi, quelli di diciotto operatori sanitari e quarantadue pazienti che avevano già ricevuto almeno una dose di vaccino.

Secondo un report dell’ECDC, il Centro europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie, la variante Delta è del 40-60% più contagiosa di quella inglese e determinerà il 90% delle nuove infezioni entro la fine di agosto.

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