Sono accaduti ancora due episodi in città, negli ultimi giorni, che hanno reso necessario l’intervento degli operatori della Polizia di Stato, appartenenti alla Squadra Volante della Questura di Varese.
La dinamica, nei due casi, è molto simile: conquistare la fiducia delle vittime, con raggiri e scuse banali, per potersi introdurre nelle loro abitazioni allo scopo di derubarli.
Nel primo caso una coppia di truffatori, un uomo ed una donna, hanno avvicinato una donna anziana nei pressi della sua abitazione, con la scusa di fornire informazioni relative al figlio, di cui conoscevano anche il nome; il tutto per avere accesso all’abitazione della stessa che, convinta, li ha fatti entrare. Una volta all’interno dopo solo pochi minuti e dopo aver scambiato qualche convenevole, volto a distrarre la donna, sono velocemente andati via. Solo in un secondo momento la vittima ha scoperto che era stata derubata di un orologio da tavolo d’argento, monili e preziosi che custodiva, nascosti, nell’armadio della sua camera; ricordando a quel punto che la truffatrice era andata via con in mano una busta di plastica, che prima non aveva.
Nel secondo caso è la prepotenza ad avere la meglio. Un giovane, con una cartelletta in mano, si è presentato a casa di una donna anziana, qualificandosi come ufficiale giudiziario e facendo intravedere, allo scopo, un falso tesserino. Con insistenza ed arroganza è riuscito ad ottenere l’accesso all’abitazione ed una volta dentro, adducendo scuse banali come la verifica dei dati della donna presso la banca di cui è cliente, si è fatto consegnare tutto il denaro che la vittima aveva in casa, con la finalità di verificare l’autenticità delle banconote. La somma, custodita in casa dalla donna, era ingente e la gran parte è stata, ovviamente, ritenuta falsa dal malfattore. Motivo per il quale questi ha inserito le numerose banconote all’interno di una busta e ha cercato rapidamente di allontanarsi. La donna però, insospettitasi, è riuscita a strappargli di mano la busta con il denaro ed ha cercato di far uscire di casa il ragazzo. Ma a quel punto lo stesso, con rapidità e destrezza, ha ripreso il denaro dalle mani della vittima ed è scappato velocemente, facendo perdere le sue tracce.
In questo genere di truffe la regola generale è quella di non fare mai entrare sconosciuti in casa propria, perché la capacità di questi malviventi è proprio quella di intrufolarsi con giustificazioni credibili e verosimili, spesso millantando di essere amici di figli o parenti stretti di chi vogliono derubare o qualifiche di impiegati pubblici.
E in caso di dubbio chiamare, senza esitazione, il numero di emergenza 112