La definiscono una “situazione tragicomica” quella dei Vigili del fuoco della provincia di Varese, i rappresentanti del sindacato CISL che stanno sostenendo la loro causa.
Le difficoltà dei Vigili del fuoco varesini, divenute insostenibili, derivano principalmente dalla carenza di personale, dovuta alle continue concessioni di “avvicinamento ai comandi di residenza”, di operatori che non sono mai rimpiazzati.
“Per tentare di sanare il gap vi è stato un intervento da parte della direzione regionale dei vigili del fuoco, che ha assegnato svariati turni di straordinario, costringendo alla riduzione ai minimi termini degli operativi in tutte le sedi di servizio, facendo spesso operare il personale senza supporti; come avviene per il distaccamento di Busto/Gallarate dove spesso si è costretti a togliere servizi fondamentali come autoscala e/o autobotte, o come il personale della sede di Somma Lombardo, che monta in servizio salvo poi chiudere la caserma, prendere le valigie e andare a fare da “tappabuchi” sul territorio”, scrivono dalla Segreteria Territoriale FNS CISL dei Laghi.
Anche il parco automezzi è carente, perché le macchine a disposizione sono obsolete, con venticinque anni di servizio, e continue e costanti manutenzioni, per cui ormai sono esauriti i fondi.
Ai Vigili del fuoco di Varese non sono più erogati i “buoni pasto”.
Lo scorso 2 novembre la CISL ha inviato una comunicazione al Ministro dell’Interno, al Sottosegretario e ai massimi vertici del Corpo, denunciando quanto sta accadendo e chiedendo un intervento immediato, per cui si attende risposta.