Il Comune di Vanzago, in collaborazione con Gemeaz Elior e la Caritas Parrocchiale, dà avvio, a partire da lunedì 29 febbraio 2016, al progetto di recupero delle eccedenze di cibo nella mensa dell’Istituto Neglia per donarlo alle famiglie destinatarie del progetto “Borsa della Spesa” della Caritas.
Dopo un attento monitoraggio di quanto prodotto e consumato all’interno delle scuole dell’Istituto Neglia (l’infanzia Collodi, la primaria Neglia e la secondaria Ronchetti) è stato rilevato che la produzione di cibo è in linea con il numero di bambini che risultano presenti al momento del pasto in base al rilievo quotidiano delle presenze per ogni classe.
Il progetto quindi si concentrerà sul recupero di eccedenze quali pane, frutta fresca, yogurt, budino, e succhi di frutta , ovvero prodotti che – se messi a disposizione degli alunni e non ritirati dal bancone della mensa – possono essere destinati in un arco breve di tempo ad altri soggetti.
A partire da lunedì 29 febbraio i volontari della Caritas della Parrocchia di Vanzago, si recheranno con frequenza settimanale nei locali del centro cottura di via Benedetto Croce e ritireranno con appositi contenitori le derrate non consumate. Le stesse verranno rese immediatamente disponibili per quelle famiglie che, identificate da Caritas come bisognose, sono destinatarie di un pacco di alimenti, spesso di tipo confezionato e a lunga scadenza, a cui si aggiungono i prodotti freschi della mensa scolastica.
L’Amministrazione Comunale è lieta per un risultato tanto atteso dalla comunità e che rende evidenza del valore del cibo e della collaborazioni tra vari soggetti per aumentare l’inclusione sociale. Inoltre, tale iniziativa è in linea con l’obiettivo programmatico legato alla campagna di riduzione degli sprechi nonché ai progetti di educazione alimentare in corso nelle nostre scuole.
Infine è convinzione degli aderenti al progetto che questo sia un grande segno di attenzione che permette di arricchire il sostegno dato alle famiglie vanzaghesi che attraversano un momento di difficoltà e in cui sempre più spesso sono presenti anche bambini.
Il progetto prende avvio con quest’anno scolastico e si protrarrà nel periodo di apertura delle scuole.
In relazione alle recenti linee guida dell’ASL che disciplinano tali iniziative, si precisa che per ragioni igienico-sanitarie non è possibile recuperare il cibo cucinato e non consumato e che quanto è stato implementato è la soluzione più consona per la realtà locale.