La pista ciclo pedonale della Valle Olona, percorsa in bici per intero da Castiglione Olona a Castellanza: in sella il nostro collaboratore Marco Patania.
Un percorso molto interessante che spazia dalla natura incontaminata all’archeologia industriale, dai borghi medioevali alle aziende agricole.
Buona pedalata a tutti!
FERROVIA DI VALMOREA
La ferrovia di Valmorea è stata una linea ferroviaria internazionale che, alla sua massima estensione, collegava Castellanza, in provincia di Varese, a Mendrisio, nel Canton Ticino.
Il primo tratto, da Castellanza a Cairate, fu aperto il 18 luglio 1904 e il 31 dicembre 1916 fu aperto il traffico fino a Malnate.
In seguito si decise di prolungare la linea fino a Valmorea e di attraversare il confine svizzero.
Fu costituita una società apposita con il compito di costruire il tronco ferroviario sul territorio elvetico.
La Malnate-Mendrisio fu aperta il 28 giugno 1926 divenendo un’importante via di comunicazione.
Nel 1928, su ordine del governo fascista, la ferrovia fu fatta terminare a Valmorea, chiudendo la frontiera italo-svizzera di Santa Margherita di Stabio.
In territorio svizzero la ferrovia rimase in uso come raccordo industriale.
Nel 1938, il capolinea passeggeri fu arretrato a Cairate, mentre quello merci fu posto a Malnate.
L’anno successivo, il capolinea della ferrovia fu posto a Castiglione Olona e la ferrovia fu usata solo per treni merci.
Il servizio passeggeri fu chiuso definitivamente nel 1952.
Il 16 luglio 1977 anche il traffico merci fu soppresso, a causa della chiusura della Cartiera Vita Mayer di Cairate e dello scarso interesse delle altre aziende della valle a mantenere in esercizio la linea ferroviaria.
PISTA CICLO PEDONALE DELLA VALLE OLONA
Oggi, lungo il percorso dei binari, c’è la pista ciclabile della Valle Olona, un percorso che si snoda da Castellanza fino a Castiglione Olona.
Il primo tratto, da Castellanza a Solbiate Olona, è stato inaugurato nella primavera del 2006.
Successivamente, i lavori sono ripresi prima con una deviazione tra Olgiate Olona e Solbiate Olona in territorio di Gorla Minore, sulla sponda opposta.
Attualmente la pista arriva fino a Castiglione Olona, dove i lavori si sono conclusi nel 2010.
Il progetto prevede il completamento della pista ciclabile fino a Mendrisio.
L’intero tracciato è percorribile senza fatica con una bicicletta adatta allo sterrato o con qualsiasi bici che non sia da corsa.
L’unica attenzione è da riservare agli attraversamenti con le strade comunali.
In prossimità di quasi tutti i paesi non mancano collegamenti ciclopedonali diretti con i centri abitati.
CASTIGLIONE OLONA
Il più importante monumento di Castiglione è la Collegiata, che sorge sul colle più alto del borgo, sul sito dell’antico castello di Castiglione, di cui è ancora visibile l’antico portale di ingresso.
Il complesso comprende la Chiesa e il Battistero, affrescati da Masolino da Panicale.
Insieme al senese Lorenzo di Pietro e al fiorentino Paolo Schiavo, attivi al suo fianco nell’abside della Collegiata, Masolino ha lasciato a Castiglione il suo capolavoro: il ciclo affrescato del Battistero, con la sua suggestiva mescolanza di paesaggi e architetture, storia religiosa e attualità rinascimentale, amalgamate dalla limpida atmosfera caratteristica di Masolino, rende la cappella, dipinta in ogni centimetro, una delle vette artistiche del primo Rinascimento italiano.
Di origine tardoromana, Castiglione Olona fu riplasmata tra il 1421 e il 1441 secondo il modello delle città ideali del Rinascimento, per volere del cardinale Branda Castiglioni, uno degli uomini più insigni della sua epoca, cultore delle arti e grande diplomatico, uomo di fiducia di diversi Papi e dell’Imperatore Sigismondo di Ungheria.
Attraversando il centro storico sembra di tornare indietro nel tempo.
MONASTERO DI TORBA
Nel piccolo comune di Gornate Olona, in Provincia di Varese, si trova il Monastero di Torba, sito romano il cui primo nucleo storico (la chiesa di Santa Maria Foris Portas e i ruderi della Basilica di San Giovanni Evangelista), assieme al monastero stesso, sono entrati a far parte dei patrimoni dell’umanità UNESCO.
Il complesso monastico di Torba sorse nel tardo Impero Romano con funzione difensiva e fu in seguito utilizzato da Goti, Bizantini e Longobardi.
Proprio sotto il regno longobardo venne ad assumere la funzione civile e, in seguito, religiosa che mantenne fino all’epoca napoleonica.
Sull’edificio principale svetta una Torre di tre piani, eretta nel V secolo, probabilmente come residenza dell’autorità civile-militare romana, mentre nell’VIII secolo, con l’arrivo delle monache a Torba, venne aggiunto un quarto piano destinato a colombaia.
I muri, sorretti da contrafforti, sono stati realizzati in ciottoli di fiume con alcuni inserimenti di frammenti di monumenti sepolcrali romani.
Per quanto riguarda la vicina chiesa, essa venne edificata in fasi successive, a partire dal VII/VIII secolo.
Il primo nucleo era probabilmente costituito da un’aula dotata di cripta, ma crollò presto a causa di problemi legati alle fondazioni.
Nel IX secolo la chiesa fu dotata di una successiva edificazione di minori dimensioni, ma munita di torre campanaria, anch’essa andata distrutta.
La costruzione corrispondente all’ambiente attuale venne eretta nel XI secolo recuperando, in parte, le porzioni murarie originarie.
Il complesso monastico si completò in un’ultima fase nel XII/XIII secolo, con la ricostruzione dell’abside e di parte dei muri perimetrali, attraverso tecniche e composizioni tipicamente romaniche.
IL FIUME OLONA
L’Olona (Ulona, Urona oppure Uòna in lombardo) è un fiume italiano lungo 71 km, il cui corso si sviluppa interamente in Lombardia.
Il fiume nasce a 548 m s.l.m. in località Fornaci della Riana alla Rasa di Varese, presso il Sacro Monte di Varese, all’interno del Parco regionale Campo dei Fiori.
Solcata la Valle Olona e attraversato l’Alto Milanese, l’Olona giunge a Rho, dove versa parte delle sue acque nel Canale Scolmatore di Nord Ovest.
Passata Pero, il fiume entra a Milano, dove, all’uscita del suo percorso sotterraneo, confluisce nel Lambro Meridionale in località San Cristoforo ponendo fine al suo corso.
Il Lambro Meridionale sfocia poi nel Lambro a Sant’Angelo Lodigiano.
Lungo il suo percorso, il sistema idrico formato dall’Olona e dal Lambro Meridionale attraversa o lambisce 45 comuni ricevendo le acque di 19 affluenti.
L’Olona è noto per le cascate e le grotte di Valganna e per essere stato uno dei fiumi più inquinati d’Italia e d’Europa.
La valle scavata dal fiume, grazie all’impianto di ruote idrauliche che sfruttavano la forza motrice originata dall’acqua, è stata una delle culle dell’industrializzazione italiana.
Il fiume talvolta è indicato anche come “Olona settentrionale” per l’omonimia con un altro Olona, che nasce a Bornasco e che sfocia nel Po, dopo aver attraversato la provincia di Pavia.
Questo secondo Olona, a sua volta, viene designato come “inferiore” o “meridionale”.
L’omonimia non è di origine imitativa o etimologica, ma è dovuta al fatto che originariamente si trattava di due tronconi dello stesso fiume, deviato dagli antichi Romani nel suo tratto superiore verso Milano e la Vettabbia.