Dopo quello identificato ieri, giovedì 19 maggio, all’ospedale Spallanzani di Roma, sono stati registrati nelle scorse ore altri due casi di vaiolo delle scimmie in Italia, tutti isolati e trattati nello stesso nosocomio romano, specializzato per le malattie infettive.
Come per il primo caso riconosciuto ieri, che riguarda un giovane appena rientrato in Italia da un viaggio alle Isole Canarie, uno dei due odierni riguarda un giovane appena tornato dalle stesse isole spagnole, e l’altro dall’Austria.
I tre uomini versano in buone condizioni di salute, sono tranquilli e non sottoposti ad alcuna terapia, se non sintomatica (antipiretici ed anti infiammatori), come riferiscono i medici che si stanno occupando del loro caso. L’infezione, simile al vaiolo degli uomini, si trasmetterebbe attraverso fluidi corporei, indumenti infetti, droplet nelle forme acute. Il vaiolo delle scimmie rimane in incubazione per un periodo di circa dodici giorni. E’ una malattia esantematica, che in due o tre settimane scompare.
Dal governo la raccomandazione alla prudenza, ma anche a non creare allarmismi inutili. La situazione a livello nazionale è costantemente monitorata.