E’ con una lettera aperta, diffusa in questi giorni, che i Circoli di Legambiente di Parabiago e Nerviano tornano sulla situazione di degrado che da tanto tempo ormai si è impossessata del Santuario della Madonna di Dio ‘l Sa, al confine tra i due paesi.
Il sagrato, il portico, e l’area antistante la piccola chiesa, che è stata dichiarata Monumento Nazionale, per le sue connotazioni storiche, artistiche, culturali e religiose, non soltanto sono stati oggetto di alcuni atti vandalici recenti, ma non sono adeguatamente curati e valorizzati.
“Il piazzale asfaltato è malridotto e non coerente con le caratteristiche architettoniche del complesso monumentale, i muri sono scrostati, l’edicola del cimitero è puntellata in modo precario, la casa adiacente al Santuario è vuota, il traffico della strada che lo costeggia ha creato e continua a creare problemi di carattere chimico e meccanico, che distruggono progressivamente il materiale cementizio, come evidenziano i muri perimetrali della chiesa.
Riproponiamo a tutte le componenti politiche, religiose, sociali dei nostri Comuni la necessità di prendere atto dello stato di degrado del complesso del Santuario e del contesto in cui è inserito, della necessità di tutelarlo e valorizzarlo, e dell’urgenza di predisporre un percorso condiviso di interventi, che gli ridiano la giusta dignità”, come si legge nella nota di Legambiente.
E ancora: “Dal 2016 abbiamo sottoposto ai sindaci di Parabiago e Nerviano tutte queste considerazioni; con il loro patrocinio abbiamo anche organizzato annualmente, dal 2018, la festa dedicata “Santuario in fiore”, ma non abbiamo avuto ulteriori segnali concreti di attenzione e cura verso questo monumento. Abbiamo allargato l’attenzione al territorio agricolo che circonda il Santuario, pure questo tutelato nel Decreto che lo dichiara Monumento Nazionale, proponendo la istituzione di un Parco Intercomunale, a disposizione delle popolazioni dei Comuni confinanti.
A tutte le forze politiche, alle parrocchie, alle associazioni e a tutti i cittadini sensibili, rivolgiamo un appello forte e sentito: il Santuario ha bisogno di interventi urgenti per riportarlo alla sua bellezza originaria, per valorizzarlo nel territorio che lo circonda, per renderlo centro di vita per tutti.