sabato, 2 Dicembre 2023

Uno scoglio sommerso ribalta il barcone: più di 100 morti in Calabria

(Foto ANSA)

Sembrerebbe destinato a salire ancora il bilancio delle vittime del naufragio avvenuto nella mattinata di ieri, domenica 26 febbraio, davanti alle coste di Cutro, in Calabria, dove un barcone carico di migranti si è rovesciato a 150 metri dalla riva, non lasciando scampo al suo carico umano.

Come risulta da una prima conta delle persone decedute in mare, sarebbero più di cento i morti annegati, tra i quali numerosi bambini.

Il barcone era partito quattro giorni fa dalla Turchia, con a bordo circa 180 persone, quasi tutte afghane. Al momento ne sono state recuperare un’ottantina vive, una ventina portate in ospedale, tra le quali una grave. Una sessantina i cadaveri già recuperati. Tra le vittime del naufragio anche dei bambini, una ventina circa, recuperati in mare e sulla spiaggia. L’esatta entità della tragedia si potrà avere nelle prossime ore, mentre proseguono le operazioni di salvataggio e di ricerca di altre persone, sulle spiagge anche limitrofe al punto esatto del naufragio.

Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto da parte di alcuni soccorritori di “Medici senza Frontiere”, è possibile che il barcone si sia incagliato in una secca, o abbia urtato uno scoglio sommerso.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato la strage dicendo: “Non devono partire. In queste condizioni non bisogna partire”.

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