Su più di ottocento stabilimenti balneari controllati in questi giorni dai Carabinieri dei NAS, lungo tutte le coste italiane, da Nord a Sud, un terzo sono risultati irregolari, per deficit igienico-sanitari o mancanza di permessi, quindi abusivi.
Una ventina di queste attività sono state trovate con gravi mancanze e su di loro sono ricadute le previste sanzioni, se non addirittura la chiusura. Più precisamente, durante poco meno di novecento sopralluoghi, tra stabilimenti balneari e villaggi turistici, 257 strutture sono risultate irregolari, vale a dire il 31%. Le situazioni peggiori nelle cucine delle tavole calde annesse agli stabilimenti: cibi scaduti o mal conservati, sporcizia ed insetti, tanto che complessivamente ammonta a più di 200 tonnellate il cibo avariato, o contaminato, sequestrato.
In Calabria uno stabilimento balneare è stato chiuso e multato perchè dopo il tramonto si trasformava in una discoteca, pronta ad accogliere anche cinquecento persone, senza averne l’autorizzazione. A rischio in queste situazioni la sicurezza, anche in termini di ordine pubblico.
Contestate 415 sanzioni penali e amministrative per più di 290mila euro. Denunciati undici titolari di attività, disposte venti chiusure, per criticità strutturali ed igieniche, per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro.