E’ stata inaugurata nei giorni scorsi la nuova sede del Centro antiviolenza E.va onlus, in alcuni locali comunali ai Molini Marzoli.
“Questa sede è adeguata al lavoro delicato e a volte pericoloso che il centro svolge: trovandosi sopra il comando di Polizia locale le operatrici potranno lavorare con maggior tranquillità. Quando Eva chiama siamo sempre pronti a dare una mano, perché sappiamo quanto valga la sua opera professionale per restituire la vita a tante donne, e non solo a Busto. Il mio sogno è che si arrivi a non dover più comporre il loro numero di telefono”, ha detto il sindaco Emanuele Antonelli.
“Sono onorato di poter inaugurate questa nuova sede che offre maggior garanzia di sicurezza ed è più accessibile. Oltre ad essere più adeguata a sostenere la vocazione e la missione di E.va. Il temine lotta non mi piace, ma questa è una lotta giusta e doverosa contro un fenomeno che si pensa radicato nelle fasce più basse della popolazione, in realtà si manifesta anche tra i ceti più abbienti e culturalmente più avanzati. Bisogna lavorare dal punto di vista culturale per minimizzare le cause della violenza, che sono di tre tipi: lavorative perché la pari dignità non è pienamente riconosciuta nel mondo del lavoro; politiche perché le donne sono ancora considerate come persone da assistere e non come delle protagoniste e questo crea invidia negli uomini, e familiari perché la ripartizione dei compiti non è ancora ben distribuita all’interno delle famiglie e la donna è sempre in svantaggio”, ha commentato l’assessore all’Inclusione sociale Osvaldo Attolini.
La presidente di E.va, Elisabetta Marca, ha evidenziato che negli ultimi mesi sono state ben 180 le donne di tutte le età (anche 2 ottantaquattrenni e 4 sedicenni) che si sono rivolte al centro, 144 con laurea o diploma di scuola superiore, il 50% disoccupate, 12 gli ingressi registrati nelle case rifugio.
Il numero del centro è 334/ 5369630, attivo 24 ore su 24.