Sarà inaugurata sabato 29 gennaio, e si potrà visitare fino al 25 febbraio, la mostra intitolata “CoviDiaries”, allestita alla Fabbrica del Vapore a Milano, organizzata in collaborazione con l’Associazione Fotografica e Agenzia Parallelozero e il Comune, per documentare attraverso una serie di intensi scatti fotografici i segni della pandemia che resteranno indelebili nel tempo.
La mostra arriva a Milano dopo essere stata esposta nel 2020 a Bergamo, e nel 2021 a Torino. Una sessantina di immagini, e diverse proiezioni, raccontano quanto in questi ultimi due anni sia stato necessario affrontare l’emergenza sanitaria, che ha avuto un forte impatto sociale e conseguenze economiche, tradotte nella difficoltà della ripartenza e del ritorno alla normalità, con anche una campagna vaccinale tuttora in corso. Il sottofondo musicale che accompagna la mostra è affidato a brani tratti da “Quarantine Scenario”, dei Casino Royale.
“Fin da subito come Parallelozero abbiamo sentito l’esigenza di realizzare una sorta di scatola della memoria, da aprire quando tutto questo sarebbe finito. È con questo presupposto che abbiamo creato CoviDiaries. Oggi che si avvicina il secondo anniversario dell’inizio della pandemia, benché non siamo ancora usciti dal tunnel, ci sembra il momento giusto di aprire quella scatola, e vedere cosa contiene. È un atto simbolico, che ci auguriamo possa tenere vivi o riportare a galla i ricordi di un’esperienza collettiva durante la quale ci siamo scoperti capaci di cose che non sospettavamo, e che ci hanno resi orgogliosi di essere cittadini del nostro Paese. Ed è anche un modo per rendere un tributo e, ci auguriamo, dare un senso alle troppe vittime del virus”, spiega Sergio Ramazzotti, giornalista, fotografo e cofondatore di Parallelozero presentando la particolare esposizione.