Sono ormai ottanta le procedure di trapianto autologo di cellule staminali eseguite all’ospedale di Legnano, per curare pazienti affetti da diverse patologie tumorali.
Come si legge in una nota, il più recente in ordine di tempo è stato effettuato pochi giorni fa e, grazie al personale altamente qualificato e ai nuovi spazi a disposizione, sotto la direzione di Alessandro Corso, la struttura di Ematologia dell’ASST Ovest Milanese ha compiuto in questi anni notevoli progressi.
“Ricordo ancora il primo trapianto il 13 gennaio 2021. Eravamo in piena emergenza Covid. Da allora abbiamo eseguito un totale di ottanta trapianti che hanno richiesto centonove procedure di staminoaferesi, la procedura di raccolta di cellule staminali del paziente che poi vengono reinfuse al momento del trapianto”, spiega Corso.
Il trapianto autologo di cellule staminali è un trattamento terapeutico che consiste nel reinfondere le cellule staminali prelevate dal paziente stesso. La procedura viene utilizzata per curare diverse patologie, tra cui linfomi, mieloma multiplo e alcuni tumori solidi.
“Il percorso del paziente che va incontro al trapianto autologo inizia dalla sala diagnosi, dove avviene la prima valutazione in base all’idoneità e alla patologia. A seguito di diverse altre visite specifiche, il trapianto viene eseguito in una delle stanze appositamente attrezzate del nostro reparto in assoluto isolamento. Il paziente viene poi seguito durante tutto il decorso, in stretta collaborazione fra ematologi, altri specialisti medici e il personale infermieristico”, spiega Viviana Beatrice Valli, responsabile del programma trapianti.
“Queste prestazioni confermano l’alto livello di specializzazione di personalizzazione delle cure che l’ospedale di Legnano ha conseguito in questi anni. Stiamo lavorando per mettere a disposizione dei nostri professionisti spazi e strumenti adeguati per poter intervenire in totale sicurezza anche nei più delicati percorsi di cura e assistenza dei pazienti”, commenta il Direttore Sanitario dell’ASST Ovest Milanese, Valentino Lembo.