Sarà la prudenza a caratterizzare le prossime feste di Natale. O almeno alla prudenza invita il ministro della Salute Roberto Speranza, che nelle ultime ore ha tracciato quali potrebbero essere le linee di intervento, nella situazione emergenziale anti Covid-19, allo scadere delle attuali restrizioni, alla vigilia del prossimo DPCM.
Prudenza a tutto tondo per non vanificare i sacrifici fino qui compiuti, e non commettere gli errori della scorsa estate, quando assembramenti e comportamenti superficiali hanno portato ad una nuova pesante diffusione del Coronavirus.
Un Natale diverso dal solito, più sobrio e pianificato nelle settimane che lo precedono, sapendo che non sarà possibile vivere le stesse situazioni di sempre, dallo shopping per i regali, alle cene, ai maxi raduni di famiglia.
Lo spostamento tra regioni potrà avvenire soltanto se tutte saranno slittate in “fascia gialla”. Deroghe per gli spostamenti varranno soltanto per raggiungere i familiari che vivono in luoghi diversi, giustificati da motivi di ricongiungimento. Ancora chiusi bar e ristoranti, come le piste da sci. No ai cenoni allargati, possibile coprifuoco posticipato di un paio d’ore, e fino a mezzanotte nella notte del 24 dicembre, per partecipare alla Messa di Natale. Negozi aperti nei fine settimane e con orari di apertura serale estesa, ma non nella settimana che precede la Vigilia.
Diversi i punti allo studio da parte del Governo, che saranno approvati e comunicati nelle prossime settimane.