Si chiama “Un albero per il futuro” il progetto avviato in queste settimane dal Ministero della Transizione Ecologica e i Carabinieri della Biodiversità.
L’invito rivolto alle scuole è tutelare il patrimonio inestimabile delle Riserve Naturali Statali e Foreste demaniali, “dorsale verde che attraversa idealmente tutto il territorio italiano e che rappresenta un esempio di gestione unitaria di un capitale europeo di biodiversità unico per la sua varietà di habitat”, come si legge in una nota.
Come fare per partecipare alla sfida? Piantare un albero e poi un altro, per creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno aumentando la qualità ambientale.
Grande il risparmio di anidride carbonica: 50mila alberi tratterranno già nei primi dieci anni di vita alcuni milioni di Kg di CO2. Gli alberi, infatti, sono in grado di contrastare efficacemente l’inquinamento atmosferico con un costo decisamente inferiore ad altri rimedi non naturali. Un circolo virtuoso per il futuro del pianeta e per la salute di tutti.
Il progetto è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Gli studenti avranno la possibilità, dietro specifica richiesta dell’Istituto, di incontrare nelle proprie sedi gli esperti del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità appartenenti al Reparto territorialmente più prossimo.
Alle scuole aderenti sarà inviato un albero da piantare nel proprio giardino.
Per informazioni: https://unalberoperilfuturo.rgpbio.it/partecipazione-istituti/