Secondo una recente stima, avanzata da SILB-Fipe, il Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, che raduna il 90% delle imprese del settore, almeno metà delle discoteche e delle sale da ballo in Italia non riapriranno mai più, dopo il lockdown per la pandemia.
A dare l’allarme, in particolare, è Maurizio Pasca, il presidente del sindacato, che commenta la situazione dei locali chiusi da quasi un anno, vale a dire da fine febbraio 2020, tralasciando la breve pausa estiva.
Il sindacato chiede alle istituzioni, in questi giorni, aiuti concreti, sottolineando tuttavia che il dialogo è già aperto con i Ministeri, le Regioni e i Comuni, chiedendo anche di non associare sempre l’immagine della cosiddetta “movida”, che crea contagio, alle discoteche, realtà che rappresentano sì luoghi di aggregazione, oggi da evitare per la circolazione del Coronavirus, ma ambienti che hanno sempre garantito il rispetto delle leggi e si sono coinvolti nelle campagne di sicurezza, come quella contro l’abuso di alcol tra i giovani.
Oltre al rischio di non riuscire più ad aprire, le discoteche e le sale da ballo sono minacciate dalla malavita, o sostituite da pericolose situazioni di aggregazione abusiva, come i raduni illegali.
Le discoteche, luoghi di divertimento controllato, hanno bisogno di attenzione proprio come altre realtà produttive e commerciali, e di non essere additate soltanto come focolai di contagio.