Lunedì 4 aprile, a partire dalle 8,30, avranno luogo le manovre per ridare acqua ai canali. L’acqua tornerà nel Naviglio Grande; da Turbigo verrà reimmessa progressivamente sino alla Darsena di Milano. A seguire la si potrà rivedere nel Naviglio Bereguardo e nel Naviglio Pavese. Per quanto riguarda il Canale Villoresi, le reimmissioni interesseranno il solo tratto a valle della città di Monza (via Botticelli); nel tratto tra Nova Milanese (via Moro) e Monza l’acqua è infatti tornata già dallo scorso 21 marzo.
L’asciutta primaverile, che sta volgendo al termine, ha permesso una serie importante di opere sulla rete idrica, tra cui il completamento dei lavori connessi al progetto Anello Verde-Azzurro, finanziato da Expo 2015, per cui il Consorzio ha seguito la progettazione e la direzione lavori: quasi 50 micro cantieri attivi per oltre 4 km di sponde e un valore delle opere eseguite durante l’asciutta pari a quasi 10 M€. Oltre a ciò, anche interventi – questa volta finanziati da Regione Lombardia – ancora sul Naviglio Grande e su quello Martesana per complessivi 4,5 km di sponde recuperate e un investimento di risorse pari a quasi 5 M€.
Lunedì mattina alcune emittenti televisive, tra cui RAI 3 e TV 2000, riprenderanno il momento del ritorno dell’acqua nel Naviglio Grande presso lo sbarramento ex Poirée, nei pressi di Turbigo, oggetto di recenti e importanti lavori, finanziati con fondi POR FESR Asse 4 nell’ambito dell’Accordo di Programma PIA Navigli. La reimmissone dell’acqua coincide con l’avvio della stagione irrigua: “Arriviamo all’apertura della stagione irrigua dopo un periodo di grave siccità” – ha dichiarato il Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli. “Sono stati mesi difficili in cui, oltre a guardare al cielo confidando nell’arrivo della pioggia, i Consorzi di bonifica, assieme a Regione Lombardia e a tutti gli altri Enti coinvolti, si sono confrontati per studiare misure opportune ispirate al risparmio idrico e ad una sempre più efficiente ed oculata gestione dei reticoli. Le piogge, che si sono ultimamente registrate, hanno in qualche modo contribuito a ristabilire l’equilibrio ma, al di là di questo, rimane opportuno l’esame di provvedimenti concretamente attuabili per salvaguardare gli interessi della nostra agricoltura, che di frequente è messa a dura prova, oltre che da condizioni climatiche difficili, anche da politiche non sempre lungimiranti” ha concluso Folli.