Rischia il processo per falso e truffa ai danni dello Stato, la commessa oggi 36enne che dal 2017 ha truffato l’INPS con falsi certificati di gravidanza, riuscendo ad incassare più di 10mila di euro. La donna avrebbe fatto pervenire in tutto quattro certificati al suo datore di lavoro, il titolare di una nota catena di abbigliamento in centro a Milano, dal 2017 al 2019, due per comunicare il suo stato di gravidanza e due per informare delle interruzioni della stessa, una per stress e una accidentale.
A seguito di un accertamento richiesto alla ASST Ovest Milanese, la donna è stata smascherata: non è mai stata incinta ed è riuscita a truffare il datore di lavoro che le ha garantito, come previsto, lo stipendio nei periodi di malattia, quindi le casse dell’INPS.
La truffatrice avrebbe “corretto” dei vecchi certificati intestati all’ASL Milano 1, per poterli riciclare. Adesso rischia una condanna in sede penale e di dover restituire gli stipendi non dovuti, con gli interessi.