Si è svolta questa mattina, giovedì 27 luglio a Milano in via Palestro, davanti al PAC, il Padiglione di Arte Contemporanea, la commemorazione ufficiale della strage di stampo mafioso avvenuta trent’anni fa, con l’esplosione di una bomba che costò la vita a cinque persone.
Da questa mattina, quando si è svolta la prima cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità cittadine e delle istituzioni, come il sindaco Giuseppe Sala e membri della Commissione e del Comitato per la Legalità, numerosi momenti in ricordo della strage si svolgeranno fino a sera, con un momento di silenzio alle 23.14, ora esatta dello scoppio della bomba, seguito dal suono delle sirene dei Vigili del fuoco della caserma di via Benedetto Marcello.
In diversi punti della città sono stati organizzate mostre ed eventi per non dimenticare le vittime della strage, che furono: Alessandro Ferrari, Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno e Driss Moussafir.
Come riportato nel sito comunale, dalle 17.30 alle 21.30 la Sala da Ballo della Galleria d’Arte Moderna (via Palestro 16) sarà aperta gratuitamente con la possibilità di visitare l’opera “Lullaby” di Maurizio Cattelan, donata dall’artista al Comune di Milano nel 2022. L’installazione è stata realizzata con le macerie del PAC recuperate in una discarica nei giorni successivi alla strage.
Alle 20.30, al distaccamento dei Vigili del Fuoco, in via Benedetto Marcello 31, l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini celebrerà una Messa. Alle 21, al PAC avrà luogo l’incontro “Esercizi di memoria: via Palestro 1993”, con la partecipazione del Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, Luca Tescaroli, e del Presidente del Comitato Antimafia del Comune di Milano, Nando Dalla Chiesa, che dialogheranno con Simona Zecchi e Marco Bova, giornalisti investigativi autori di articoli e saggi sulle stragi e i latitanti di Cosa Nostra.
Dalle 22.15, la commemorazione proseguirà a cura di Libera e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano con letture dei ragazzi di Libera e testimonianze dei colleghi che subito dopo la deflagrazione giunsero sul posto per spegnere le fiamme.