“Treno 10401 soppresso, ma è sfortuna non un guasto; treno 2145 soppresso, ma è sfortuna non un guasto; treno 2143 con 21 minuti di ritardo, ma è sfortuna non un problema di materiali; treno 10402 20 minuti di ritardo, ma è sfortuna non una porta che continua a non chiudersi; treno 2144 cancellato, per sfortuna e non per un guasto al materiale; treno 23004 con 18 minuti di ritardo: e questo è l’unico caso di reale sfortuna”, recita così un lungo elenco di disagi sulle linee ferroviarie di Trenord registrati nella giornata di ieri.
“Secondo noi, il problema è soprattutto l’utilizzo di materiali logori da parte di Trenord che fatica a “tenerli in vita”, causa vetustà. Dovremo aspettare fino al 2021 i nuovi treni o nel piano industriale sono previste soluzioni a breve termine? Anche perché la giornata di ieri è soltanto l’ennesima di una settimana buia, nel corso della quale i ritardi giornalieri dei pendolari sono stati sempre oscillanti attorno ai trenta minuti”, scrive in una nota che accompagna il bollettino, Raffaele Specchia del Comitato pendolari Gallarate Milano.