D. Ogni città è un insieme di persone. I bisogni sono tanti, come le aspirazioni: da dove si parte per gestire al meglio progetti, risanare le difficoltà, creare occasioni per tutti? Come dire: un sindaco neo eletto si siede alla scrivania e cosa fa, dopo i festeggiamenti post elettorali? Come immagina lei il suo “primo giorno”, ma anche quelli a seguire, alla guida di Legnano?
R. I bisogni sono tanti, è vero, ma hanno tutti una matrice comune che è l’ambiente. L’ambiente permette e sostiene la vita, ne definisce la qualità, è il luogo delle relazioni sociali ed è il riferimento rispetto a cui costruire strategie di sviluppo, all’interno dei limiti che esso impone.
Il primo giorno da sindaco lo immagino a conoscere la macchina comunale, un organismo complesso fatto di regole, procedure, ritmi, ma principalmente persone. Vorrei conoscere queste persone, raccontare loro la nostra visione di governo e chiedere collaborazione. Vorrei poi scendere in piazza e camminare per le vie della città, vorrei ascoltare le parole dei cittadini e comunicare a tutti che io ci sono e sono lì per loro, e che da quel preciso momento dobbiamo lavorare insieme per la nostra città.
D. Tra le opere pubbliche che da un punto di vista strutturale possono migliorare la vivibilità di Legnano, quali sono le prime da mettere in cantiere? Quali tra quelle indicate nel suo programma elettorale?
R. Esistono due tipi di interventi, alcuni materiali ed altri immateriali. Per quanto riguarda quelli materiali nessuna opera monumentale, le scelte dell’Amministrazione comunale dovranno necessariamente tendere a ricostruire per prima cosa la qualità del paesaggio legnanese, conservando il patrimonio edilizio esistente e guidandone la trasformazione coerente con l’obiettivo di favorire lo sviluppo e la prosperità̀ sociale. La riqualificazione della città passa attraverso la realizzazione di interventi diffusi degli spazi urbani con particolare attenzione alle porzioni di territorio più̀ fragili e disagiate e le periferie. Una greenway lungo l’Olona, il rapido completamento dell’infrastruttura ciclabile urbana a supporto della mobilità dolce.
Dal punto di vista delle opere immateriali immaginiamo di lavorare sulle regole comuni (Regolamento edilizio e PGT) per avere strumenti normativi adeguati e coerenti con gli obiettivi di sviluppo previsti nel nostro programma.
D. Collaborazione, fiducia e confronto con i cittadini: come coinvolgere anche chi non voterà per lei, ma fa parte di Legnano e attende comunque risposte?
R. Il sindaco, una volta eletto, rappresenta tutti i cittadini indipendentemente dall’espressione del loro voto. Ha un programma, delle priorità e degli obiettivi, certo, ma deve essere aperto all’ascolto di tutti. La ricerca del dialogo e il confronto tra le parti non può avvenire unicamente nei luoghi istituzionali, esistono altri modi di comunicare non verbali che hanno grande importanza e valore. Il sindaco deve girare per la città, osservare, conoscere, imparare a leggere le domande negli occhi della gente, deve chiedere e lavorare costantemente per offrire risposte ai bisogni dei cittadini.