Due tavoli di confronto si sono svolti nei giorni scorsi per parlare dello stato di salute del fiume Olona, uno tecnico con Arpa, Alfa, Ato, Comuni di Castellanza, Olgiate, Marnate, Politecnico di Milano e le aziende direttamente interessate, e l’altro con i “nasi” coinvolti con il progetto sperimentale D-NOSES coordinato dal dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica ” Giulio Natta”, del Politecnico di Milano.
Al tavolo tecnico sono state presentate le analisi olfattometriche eseguite all’interno delle quattro aziende e condotte dal politecnico di Milano sulle emissioni odorigene. I risultato delle misurazioni hanno rilevato che non sussiste una responsabilità univoca, ma bensì delle possibili concause per i fonomeni persistenti dei miasmi che si sollevano dal fiume.
I sindaci di Castellanza, Mirella Cerini, di Marnate Elisabetta Galli e di Olgiate Olona, Gianni Montano, si sono congratulati per la partecipazione attiva delle aziende coinvolte nel monitoraggio, azione che ha permesso di intravedere una futura soluzione del problema. Decisiva sarà la fase tre delle analisi scientifiche per arrivare a individuare le problematiche e gli interventi necessari per dare risposte alla nostra cittadinanza, come si legge in una nota.
Dai dati raccolti dai “nasi” coinvolti nel progetto sperimentale D-NOSES, elaborati dal 12 maggio al 30 settembre del 2020, i giorni di sabato e domenica presentano una concentrazione di segnalazioni di poco maggiore rispetto agli altri giorni (18% ciascuno), seppur questa differenza sia lieve. Il giovedì si concentrano circa il 16% delle segnalazioni totali e il mercoledì il 14%.
Per quanto riguarda le fasce orarie è evidente una concentrazione delle segnalazioni nella fascia oraria serale, tra le 18 e le 22, con il 48% delle segnalazioni totali.
Ad oggi sono cinquantadue le persone coinvolte nell’operazione NASI. I cittadini che desiderano partecipare possono rivolgersi agli uffici Ecologia dei tre Comuni di Comuni Castellanza, Marnate e Olgiate Olona, per aderire.