Mentre è salito a otto morti e quindici dispersi, il bilancio provvisorio della tragedia avvenuta ieri, domenica 3 luglio sul massiccio della Marmolada, nelle Dolomiti, dove un seracco di ghiaccio si è staccato all’improvviso diventando valanga che ha travolto numerosi escursionisti, tra i corpi delle sette persone già recuperate senza vita ci sono anche tre esperti di montagna, tre guide che conoscevano bene, come raccontano gli amici, il ghiacciaio e non avrebbero mai immaginato di potervi morire durante una domenica di risalita. Secondo gli esperti anche le montagne non sono più come prima, a causa degli effetti dei cambiamenti climatici in atto.
Nelle ultime ore sono state trovate quattro persone ancora vive sulla Marmolada e portate in salvo dai soccorritori. All’appello mancherebbero ancora una quindicina di persone, stando alla conta delle automobili rimaste nel parcheggio antistante gli attacchi dei sentieri escursionistici.
E’ stato diffuso anche un numero di emergenza cui fare riferimento per segnalare la presenza di amici o congiunti sulla Marmolada, nel caso in cui da ieri non si avessero più loro notizie: 0461/495272.