Il Titanic, il celebre transatlantico affondato oltre un secolo fa, è fonte inesauribile di storie. Lo sa bene Claudio Bossi, storico e scrittore, che da oltre trent’anni ne ha fatto il suo cavallo di battaglia e che oggi si propone con il suo ultimo lavoro: “Margaretha-Frölicher Stehli – Germignaga e il Titanic”, pubblicato da Macchione Editore, disponibile nelle librerie dal prossimo 17 febbraio.
Bossi, di Oggiona con Santo Stefano, una delle voci più autorevoli in materia di Titanic nel panorama internazionale, questa volta ha dato visibilità ad una delle famiglie più conosciute nell’industria tessile mondiale della seta: gli Stehli.
La storia di Margaretha Stehli, del marito Maximilian e della figlia Hedwig, tutti e tre imbarcati sulla prestigiosa nave della compagnia inglese White Star Line, s’intreccia, oltre a quei quattro giorni trascorsi a bordo, anche con il vissuto di Germignaga.
E’ a Germignaga, in questo borgo adagiato sulle rive del Lago Maggiore, che Bossi narra di una vivace attività imprenditoriale che vide gli Stehli, rinomati industriali svizzeri, protagonisti indiscussi di quella realtà economica, di fine e inizio secolo scorso, che fecero crescere e prosperare il piccolo paese.
E poi il Titanic. Qui, per citare uno stralcio tratto dalla prefazione a firma di Carlo Alfieri, “Bossi è veramente insuperabile: ci fa penetrare nelle loro menti e ci fa rivivere quelli che probabilmente furono i loro pensieri, i loro terrori, le loro speranze”.
“Margaretha Stehli e Maximiliam Josef Frölicher, suo sposo nonché socio nell’attività della famiglia Stehli, accompagnati dalla figlia Marguerite, si dovevano recare appunto negli Stati Uniti, dove Maximiliam doveva concludere degli affari. Partenza fissata per il mercoledì 10 aprile dal porto francese di Cherbourg: la nave che attendeva i nostri protagonisti era il Titanic. Il viaggio da Zurigo al porto francese, l’avventura di quei quattro giorni di navigazione, la fatidica notte tra il 14 e il 15 aprile e il felice epilogo della loro vicenda sono altri capitoli che si possono leggere nel libro”, spiega Claudio Bossi.