Sono venticinque in tutto le persone finite in ospedale, in osservazione, dopo la fuoriuscita di materiale tossico da una cisterna, ieri mercoledì 8 novembre all’interno dello scalo ferroviario merci di Segrate, nell’hinterland di Milano.
Più precisamente, la sostanza che ha messo in difficoltà al momento dello sversamento quattro operai, causando loro difficoltà respiratorie e bruciore agli occhi, è l’Octanoyl Chloride, un acido tossico anche a basse concentrazioni, come confermato dai Vigili del fuoco arrivati per contenere la perdita e mettere in sicurezza l’area.
Dopo il trasporto in ospedale dei quattro dipendenti dello scalo che hanno accusato per primi i malesseri, altre persone sono finite in osservazione con gli stessi sintomi, ma più lievi. Venticinque persone in tutto siono state accompagnate negli ospedali San Raffaele e Policlinico di Milano, ospedale di Vimercate in provincia di Monza, a Melegnano, Cernusco sul Naviglio, Melzo e San Donato Milanese.
Nelle scorse ore i Vigili del fuoco, arrivati con più squadre, hanno concluso le operazioni di bonifica dell’area. Come dai primi rilievi, sembra che abbia ceduto una delle chiusure della cisterna, da cui ha avuto origine lo sversamento dell’acido.