Anche sul fronte alimentare, e in particolare della conservazione dei cibi, sta per arrivare una piccola rivoluzione: stop a pellicole e rotoli di alluminio, tradizionalmente impiegati soprattutto in ambito domestico, via libera a nuovi materiali come la cera d’api o il cotone, privi di plastica. Si punta all’impiego di nuovi prodotti sostenibili, ricavati da materie prime rinnovabili, contro l’inquinamento; imballaggi innovativi prodotti biodegradabili e plastic-free, destinati a sostituire quelli sintetici finora comunemente usati, come il cellophane delle pellicole trasparenti.
E la cera d’api è diventata oggetto di particolari studi, a proposito del suo impiego quale involucro salutare per l’ambiente. La cera d’api è venduta in fogli di diverse forme e misure, e risponde alle esigenze di conservazione dei cibi: si modella, si piega, ed è altamente sigillante pur facendo respirare gli alimenti avvolti.
Alcune aziende italiane sono già attive nella produzione dei fogli di cera. Unico svantaggio, almeno per il momento, è il suo costo, compensato tuttavia dalla durata dei fogli, riutilizzabili a lungo.