Mentre nelle scorse ore si sono chiusi i rubinetti del gas, via gasdotto, dalla Russia verso la Francia, in Italia ieri, venerdì 17 giugno, è arrivato soltanto il 50% del gas previsto dalle forniture, quale conseguenza dei nuovi tagli di Gazprom all’UE. E per effetto della riduzione della quantità di gas disponibile, il prezzo dello stesso è aumentato del 43% nelle Borse europee, rincaro destinato a salire ancora.
In Italia l’arrivo di minori quantità di gas non sta creando difficoltà: il sistema tiene, come assicurato dal Governo. Nelle scorse ore la richiesta interna di gas è stata minore rispetto ai quantitativi arrivati, e le eccedenze sono state stoccate.
Tuttavia, poiché la situazione potrebbe rapidamente cambiare, ci si prepara al peggio: il ministero della Transizione ecologica sta monitorando i flussi, e il livello di crisi del sistema nazionale potrebbe passare da preallarme ad allarme. Nei prossimi giorni una riunione servirà per valutare la situazione.
A breve per l’Italia non sarà più la Russia il fornitore di gas, ma l’Algeria.