Il Comune di Busto Arsizio ha preso la decisione di porre fine al servizio di bike sharing, un progetto partito qualche anno fa con la speranza di dare al cittadino la possibilità di spostarsi in città in modo ecologico, senza creare ulteriore inquinamento con l’uso dell’automobile, e a basso costo per incentivare l’utilizzo delle due ruote.
L’amministrazione si era mossa posizionando le biciclette nelle zone strategiche della città: vicino all’ingresso di Palazzo Gilardoni, alle stazioni ferroviarie, in centro e nei quartieri. Purtroppo la situazione è andata sempre peggiorando, costringendo la giunta a drastici interventi, come la sospensione del servizio nei mesi invernali al fine di ridurre i costi di manutenzione del servizio e limitando il sistema ai mesi da marzo a novembre di ogni anno, poi è stata costretta a sostenere spese per la manutenzione straordinaria dei mezzi per atti vandalici e di furto.
Come si legge nella delibera comunale, “riteniamo di non dover proseguire nella gestione del sistema di bike sharing, dando mandato al Dirigente della Struttura Polizia Locale di individuare la possibile adozione di nuove forme di mobilità ecosostenibili , alternative a quelle già praticate, nel limite delle risorse finanziarie stanziate dal bilancio. Di recente si sono rese disponibili sul mercato altre forme di mobilità ecosostenibile, che prevedono l’utilizzo di sistemi informatici di ultima generazione come il bike sharing a flusso libero, che non necessita di postazioni fisse e consente la geolocalizzazione delle biciclette, o monopattini elettrici, che potrebbero essere adottati come soluzioni più attuali e moderne per l’utenza, maggiormente versatili ed alternative al sistema attualmente in uso”.
Partirà a breve la rimozione di tutte le colonnine fisse e il ritiro delle biciclette, per il definitivo stop a questo servizio mai utilizzato appieno dai cittadini.