Mentre dai canali di informazione sanitaria stanno arrivando notizie sempre più confortanti, relativamente alla curva dell’epidemia da Coronavirus che sembra rallentare, con meno contagi e meno decessi, in particolare in Lombardia, aumentano le sanzioni comminate lungo le strade per i trasgressori della regola “Io resto a casa”.
E il premier Giuseppe Conte non sa più come dirlo, così in una video-conferenza tv, ieri si è espresso anche in inglese: “Stay home, as much as possible”, “State a casa, il più possibile”.
Un appello alla responsabilità, condiviso da tutti i rappresentanti delle autorità politiche e sanitarie, del governo, regionali, comunali: il distanziamento sociale sta dando buoni frutti nel contrasto alla diffusione del Covid-19, ed è necessario continuare a rispettarlo.
Nello scorso fine settimana, quando sono state registrate grigliate e festicciole nei parchi, gente in spiaggia, sono aumentati i controlli lungo le strade da parte delle Forze dell’ordine, per fermare e multare chi esce senza motivo, e non ha ancora capito l’esigenza fondamentale di non farlo.
Come è possibile che per la tutela della salute, che dovrebbe stare a cuore a tutti, sia necessario sprecare tante energie, uomini, mezzi e risorse con i controlli per le strade?
La cosiddetta “Fase 2” di cui si parla, vorrà comunque dire convivere con il virus e con le mascherine, perché l’emergenza non sarà finita, come spiegato nelle scorse ore dalla Protezione Civile nazionale. Meglio cercare di capirlo da subito, e tutti.