“Non muovono gli interessi milionari di alcuni sport professionistici, e di sicuro non elargiscono i loro stipendi da favola, ma le società sportive dilettantistiche sono un tesoro prezioso della comunità italiana, un patrimonio inestimabile di socializzazione, educazione alla cittadinanza e alla salute, fisica e mentale. Purtroppo il DPCM del 24 ottobre lascia poco spazio alle interpretazioni, permettendo soltanto gli allenamenti di sport individuali”.
Si legge così in una nota diffusa dal Comune di Canegrate, i cui rappresentanti commentano la decisione di chiudere le palestre, fermando lo sport amatoriale (possono essere garantiti soltanto gli allenamenti delle atlete di ginnastica ritmica, che si preparano ai campionati nazionali, e quelli di atletica).
“Il Comune di Canegrate afferma il proprio sostegno a tutte le iniziative che le Federazioni vorranno intraprendere perché le norme tornino al buon senso e, nei limiti purtroppo evidenti delle proprie risorse, sosterrà le società in questo momento difficile. Sullo sport dilettantistico si commette un tragico errore: ben altri sono i luoghi del contagio. Nell’intento di contenere l’epidemia stiamo privando la nostra società di anticorpi fondamentali contro disagio e solitudine. Un tesoro prezioso sprecato”.