La denuncia è stata diffusa nelle scorse ore proprio da uno di loro, un medico in pensione che ha risposto alla chiamata nazionale per dare una mano nella campagna vaccinale anti Covid-19: come a Carlo Staudacher, già primario di Chirurgia generale dell’ospedale San Raffaele di Milano, a tutti i medici “richiamati” in forza per i vaccini è stata sospesa l’erogazione della pensione, in base ad un emendamento al decreto-legge 2/2021 introdotto il 12 marzo, all’avvio del contratto di collaborazione con gli hub vaccinali.
Numerosi colleghi di Staudacher si sono già detti pronti a ritirarsi dagli incarichi, perché il provvedimento suona un tantino disincentivante.
Come spiega il medico, non è una questione di soldi, ma di dignità, e lo stesso si è già rivolto all’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, per sollecitare un’auspicata inversione di tendenza da parte del Governo.
I medici che stanno ravvisando la tristezza del trattamento contrattuale, si sono detti disposti a lavorare a titolo gratuito, anziché rinunciare alla loro pensione.