Sono quattro giorni ormai che i sistemi informatici degli ospedali Fatebenefratelli e Sacco di Milano sono fermi, dopo l’attacco hacker che ne ha compromesso le funzioni principali. Come reso noto da Regione Lombardia, si è trattato di un attacco informatico di tipo “ransomware”, che ha messo ko l’infrastruttura informatica aziendale, guaio che si è subito tradotto per l’utenza nell’impossibilità di accedere ai servizi on line degli ospedali Fatebenefratelli, Sacco, Melloni, Buzzi e di una trentina di presidi territoriali.
In questi giorni le ripercussioni dell’attacco si stanno facendo sentire anche negli altri ospedali di Milano, coinvolti per sopperire il carico dei nosocomi bloccati, in particolare per le emergenze dei Pronto soccorso. In difficoltà anche l’ICCS, l’Istituto clinico Città Studi.
Come spiegato dalla Regione, non sarebbero stati violati dati sensibili e non sarebbero state avanzate richieste di “riscatto”, come avvenuto in casi analoghi di violazioni informatiche. In una nota: “Sono state immediatamente avviate le operazioni di recupero delle basi dati e delle informazioni per la ricostruzione dei sistemi. Il tentativo degli hacker è stato bloccato immediatamente, grazie al pronto intervento dei tecnici dell’ASST, di Aria Spa e della Polizia postale.
Avviate le indagini del caso per chiarire la situazione.