E’ forte in questi giorni la polemica sollevata da FIAB, la Federazione italiana Ambiente e Bicicletta, che non approva le scelte di Trenord avviate per rendere disponibili, sui treni regionali lombardi, spazi dedicati a chi viaggia con la bicicletta al seguito.
Secondo FIAB, Trenord avrebbe fatto dei tentativi per accontentare l’utenza in bici, ma con soluzioni ben poco efficaci, che non hanno risposto alle loro richieste di mobilità, se non soltanto su alcune linee: un programma considerato inappropriato ai bisogni, impreciso, che non può portare ad alcuno sviluppo.
Come è stato fatto presente dalla Federazione, su alcuni percorsi la possibilità di salire a bordo dei treni con le due ruote, trovando carrozze dedicate, è del tutto assente sulle linee S5 Varese-Milano e S6 Milano-Novara.
Trenord, dal canto suo, avrebbe dichiarato di aver riammesso il servizio delle bici a bordo dei suoi treni, su settecento corse.
In una nota diffusa da FIAB si legge che “Occorre fare una seria valutazione della questione, partendo dal presupposto che in generale il servizio treno-bici è ammesso, salvo escluderne specifiche corse dove il numero di viaggiatori è molto elevato e il divieto si giustifica. In tal modo si individueranno razionalmente molte corse con treno-bici su tutte le direttrici, specie nel fine settimana. Purtroppo, finora è stato fatto l’esatto contrario”.
FIAB torna a chiedere sui treni di Trenord più spazi per le bici, senza toglierli agli altri viaggiatori, ma recuperandoli con un approccio tecnico che guardi a soluzioni idonee (sedili a pianale richiudibile, carrozze dedicate); prenotazione per i gruppi numerosi, per le attività di cicloturismo; diffusione delle infrastrutture di stazione, per incoraggiare l’uso delle biciclette da parte di chi si sposta per lavoro ogni giorno; una normativa chiara e univoca.
Per settembre FIAB ha chiesto un incontro con Trenord e Regione Lombardia per definire la questione.