sabato, 10 Giugno 2023

Smantellato un altro bosco dello spaccio tra Sesto Calende e Vergiate

(Immagine di repertorio)

Partendo dall’osservazione sul campo, dal controllo del via vai sulle strade provinciali che uniscono gli abitati di Sesto Calende, Vergiate e Casale Litta, i Carabinieri della Stazione di Sesto Calende, in collaborazione con quelli della Stazione di Vergiate, sono riusciti ad accertare l’esistenza di una fiorente attività di spaccio gestita da un gruppo di cittadini stranieri, tutti di origine marocchina.

Otto mesi di indagine, monitorando le strade, vivendo il bosco proprio come coloro che lo sfruttano per le attività illecite, hanno valso ai militari dell’Arma la possibilità concreta di individuare i luoghi esatti dove i pusher davano appuntamento alla loro fitta rete di acquirenti, che contattavano anche tramite “WhatsApp”, con veri e propri annunci pubblicitari, assicurando un servizio 24ore su 24, e spesso anche a domicilio.

Il fiorente giro era gestito da otto persone, che avevano compiti ben definiti. Tra loro spicca il ruolo di due fratelli, dimoranti in provincia di Monza e Brianza che, oltre a garantire i necessari rifornimenti di droga ed a ritirare gli incassi, si occupavano di accompagnare i pusher sul luogo di lavoro e di andare a riprenderli a cadenze regolari, per accompagnarli in alberghi del milanese, dove era loro garantita una giornata di riposo dopo settimane passate a spacciare all’addiaccio.

Le attività svolte per contrastare il fenomeno dello spaccio, e sgominare la banda intenta all’attività clandestina accertata, hanno portato all’arresto di quindici persone ed al sequestro di circa 1 kg tra cocaina, eroina e hashish, oltre alla somma di 7mila e 500 euro in contanti. Rilevante anche il numero degli assuntori identificati, oltre 150, che sono stati segnalati alla Prefettura e per i quali scatteranno le sanzioni amministrative previste dalla legge sugli stupefacenti, che prevede la sospensione della patente di guida o il ritiro del passaporto o della carta d’identità.

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