Il rosso che farà indubbiamente parte dei colori di tendenza della prossima stagione, proposto sulle passerelle del prêt-à-porter in diverse sfumature, ha ispirato quella nuova di Pantone, l’azienda americana leader mondiale nel campo della catalogazione dei colori, che ha realizzato il rosso “Period” dedicato al ciclo mestruale.
E’ un tono di rosso forte e deciso che fa da base alla campagna “Seen+Heard” del marchio svedese di prodotti femminili Intimina, che con questa campagna ha promosso una donazione alla ong ActionAid impegnata con donne e ragazze viventi in regime di povertà, in Paesi dove il ciclo mestruale è ancora qualcosa di cui vergognarsi.
Un vero e proprio tabù’ che in molte parti del mondo sfocia a volte anche nel dramma. In India nelle caste più povere alle donne è proibito cucinare o toccare le persone in quanto considerate impure nei giorni del ciclo, oppure in alcune regioni del Nepal si attua ancora la pratica di allontanare le donne dalla comunità, e farle soggiornare in capanne fuori dai villaggi, quando mestruate.
Ma non sono immuni dal tabù legato al ciclo nemmeno i “civilissimi” Paesi occidentali: negli USA si stima che una donna su cinque sia impossibilitata ad avere accesso ai prodotti per l’igiene intima, necessari durante il ciclo, a prezzi accettabili.
In Italia l’ IVA sugli assorbenti è ancora al 22%, come se non si trattasse di beni di prima necessità. Perché è vero che l’IVA ultimamente è stata ridotta al 5%, ma il provvedimento ha interessato soltanto gli assorbenti biodegradabili e compostabili, che sono una piccola parte di quelli in commercio.
Pantone non è nuova ad iniziative di sensibilizzazione sociale attraverso i suoi colori: negli ultimi anni ha realizzato il Classic Blue barometro dell’umore o l’Arancione Pippi Calzelunghe per la campagna di Save the Children «Girls on the Move», e in joint venture con Ocean Agency e Adobe ha realizzato tre nuove sfumature Glowing Blue, Glowing Yellow and Glowing Purple basate sui colori fluorescenti prodotti dal corallo minacciato dal riscaldamento degli oceani.
Silvia Ramilli