Scaffali svuotati, paga ferma da luglio: i lavoratori dei supermercati del gruppo SuperDì stanno protestando in questi giorni, per riuscire a sapere come sarà il loro futuro occupazionale.
Trentacinque i punti vendita, ottocento i dipendenti, hanno chiesto chiarezza all’azienda che non ha erogato gli ultimi due stipendi, e che non sta provvedendo a rifornire le scorte di prodotti alimentari, venduti nei suoi negozi.
Dalla direzione è stata diffusa l’intenzione di cedere una ventina di punti vendita in Lombardia, mantenendo gli stessi dipendenti.
I lavoratori del gruppo sono esasperati dall’incertezza, dalla mancanza di una visione programmata di quelli che potrebbero essere per loro grandi cambiamenti.