Era il 4 ottobre del 1957 quando fu annunciato dall’emittente sovietica Radio Mosca l’avvenuto lancio nello spazio dello Sputnik 1, il primo satellite artificiale.
L’evento segnò profondamente la cultura di quegli anni, in piena “guerra fredda”, e diede il via alla corsa alla conquista dello spazio tra le super potenze di allora, gli Stati Uniti e l’URRS.
Dalla base di Baikonur, nel Kazakhstan, di prima mattina il satellite numero 1 (traduzione di “sputnik”) prese il volo verso lo spazio sospinto da un razzo R-7.
La conquista dello spazio aveva così inizio e, se nei decenni che sono passati tante sono state le trasformazioni tecnologiche ma anche degli obiettivi delle missioni spaziali, con l’avvicinamento degli Stati coinvolti, le missioni spaziali di oggi continuano a tenere viva l’attenzione perché affrontano tematiche nuove, esperimenti, prove, ricerche scientifiche che potrebbero avere positivi riscontri sulla Terra, persino nel campo della medicina.