Ad una settimana dallo schianto a Milano tra un filobus ATM della linea “90” e un mezzo pesante di AMSA, sabato 7 dicembre in viale Bezzi, una testimone sta raccontando in queste ore che “l’autista del filobus stesse parlando al telefono, mentre guidava”.
L’informazione, molto delicata, è al vaglio degli inquirenti che lavorano da giorni per stabilire la dinamica dello scontro, che ha provocato la morte di una donna e lasciato ferite una quindicina di persone, causato dal filobus che non ha rispettato un semaforo rosso.
L’autista ha spiegato di aver avuto un malore, poco prima dell’incrocio dove è avvenuto l’impatto con il compattatore AMSA. Adesso sembrerebbe spuntare una nuova tragica ipotesi. Il pm nei prossimi giorni ascolterà i testimoni della vicenda considerati più rilevanti, per fare chiarezza.
Nel frattempo la Procura di Milano ha dato il nulla osta all’espatrio della salma di Shirley Ortega, la donna filippina di 49 anni morta dopo lo scontro, che sarà sepolta nel suo Paese d’origine.
Oggi, sabato 14 dicembre, alle 15, mentre si svolgerà il funerale di Shirley, i lavoratori di ATM si fermeranno per un minuto di silenzio per ricordare la donna, e lo stesso faranno in mattinata quelli di AMSA, durante i loro turni di lavoro.