La CUB, Confederazione Unitaria di Base, ha indetto per venerdì 8 marzo, Giornata internazionale della donna, uno sciopero generale che coinvolgerà tutte le categorie del lavoro, pubblico e privato (tranne che nel settore Trasporti e in Abruzzo).
Come spiegato dalla CUB, la giornata di mobilitazione vuole “sensibilizzare il mondo di istituzioni, politica e società sulla condizione femminile che ancora sconta un gap rispetto al resto della popolazione, sia nei luoghi di lavoro, con salari più bassi, carenza di servizi per conciliare lavoro e cura della famiglia, sia nel privato”.
Secondo il sindacato, “è necessario fermarsi e riflettere sul cambiamento prima di tutto culturale necessario a eradicare diseguaglianze, gerarchie e prevaricazioni di genere”. Sì alla lotta alla violenza di genere, lotta per l’autonomia, per il salario minimo e per il reddito di autodeterminazione; sì alla rivendicazione del diritto alla salute, all’aborto, contro la dismissione di tutti i servizi sociali, sanitari e educativi; no “agli omicidi sul lavoro, all’omertà che permette di privilegiare il profitto rispetto alla sicurezza, a precarietà dilagante, disoccupazione e pensioni da fame”.
A Milano si svolgerà un corteo dalle 9.30, con partenza da largo Cairoli, con gli studenti, associazioni e organizzazioni varie.